venerdì 26 agosto 2016

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


DUE COSÌ


Al protagonista di Il sole fra le dita, di Gabriele Clima, non verrebbe facile dare fiducia. Dario è un sedicenne dal carattere impossibile, quello che si potrebbe definire un ragazzo 'difficile', naturalmente portato a mettersi nei guai e ad attirare le ire di tutti gli educatori del mondo. Facile immaginare come gli adulti che lo circondano vedano di lui solo questo, magari con la piccola attenuante di essere stato abbandonato dal padre.
E' proprio incappando nell'ennesima punizione, un certo numero di ore di lavoro utile, che incontra la persona in grado di cambiargli la vita. Si tratta di Andy, un disabile grave che Dario dovrebbe accompagnare, accudire, sotto la supervisione di una insopportabile tutor.
Dario non tollera alcuna disciplina e in qualche modo si identifica, pur con assoluta superficialità, con il suo assistito, la cui vita viene gestita interamente dagli altri.
Così fugge con Andy e la sua carrozzina in cerca di non si sa cosa, almeno all'inizio. Un viaggio rocambolesco, che dura poco tempo, correndo come un pazzo, incontrando sulla sua strada persone in grado di comprendere la solitudine dei due ragazzi; come Rak, che applica un motore alla carrozzina di Andy e permette loro di vivere il viaggio più assurdo e liberatorio della loro vita. Il tutto all'insegna dell'incoscienza, ma anche di una vicinanza imprevedibile: nessuno, prima, si era chiesto cosa volesse Andy, cosa fosse realmente in grado di capire e di dire. Questa è la svolta narrativa del racconto: l'incontro di due solitudini estreme, un 'cattivo' ragazzo e un disabile grave, ne modifica radicalmente i contorni, trasforma entrambi in modo imprevedibile, ma foriero di un futuro diverso per tutti e due.
Il viaggio si conclude con l'incontro con il padre di Dario, vera meta non dichiarata fin dall'inizio, incontro che implica una amara presa d'atto che le fantasie infantili non corrispondono alla realtà del mondo adulto: un padre immaginato si trasforma in una persona reale, con tutti i suoi limiti, le scelte sbagliate, le debolezze.
Il ritorno a casa vede i due protagonisti trasformati, uno più maturo, l'altro un po' più libero.
Il romanzo di Gabriele Clima si ispira a personaggi reali ed emerge chiaramente il coinvolgimento con cui la storia è stata scritta; ha un messaggio forte e chiaro, dichiaratamente dalla parte di chi ha meno mezzi per difendersi dai pregiudizi, perché limitato nelle proprie capacità d'espressione o perché rinchiuso in un ruolo autoescludente. La narrazione, tuttavia, paga un prezzo al messaggio che vuole sostenere, con qualche forzatura e qualche implausibilità; ma non per questo è meno scorrevole e avvincente, soprattutto capace di illuminare aspetti della nostra vita quotidiana che preferiamo solitamente ignorare. E' un testo che ben rappresenta la solida consistenza dei pregiudizi con cui si guarda agli altri, incasellandoli in ruoli stereotipati e limitanti; il giovane lettore, o lettrice, è invitato ad identificarsi con l'altra parte, quella che solitamente non si guarda.
E', quindi, una lettura un po' spiazzante, per ragazze e ragazzi maturi, a partire dai dodici anni.

Eleonora

“Il sole fra le dita”, G. Clima, San Paolo edizioni 2016

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