mercoledì 20 gennaio 2016

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


DI ROGHI E D'INGIUSTIZIE



Quello che vi propongo non è, in effetti, una novità, ma la riproposta di un testo che Vanna Cercenà, premio Andersen 2015, ha scritto per Fatatrac nel 2008 e che ora Lapis porta in libreria in una veste rinnovata.
Quando soffia il vento delle streghe racconta in forma romanzata un episodio storico, di caccia alle streghe, effettivamente avvenuto in Liguria, nel paese di Triora.
Alla fine del Cinquecento, nella piccola comunità, tormentata dalla carestia, monta l'ostilità nei confronti di una levatrice e delle sue amiche. La levatrice, Maria, è la nonna della protagonista, figlia, per altro, di un ebreo e di una cristiana. Bettina dunque, per sopravvivere alla sua condizione doppiamente ambigua, deve fuggire e per farlo deve travestirsi da maschio, separandosi dall'amata gatta nera. Come David raggiunge prima Genova e poi Firenze, nascondendo con difficoltà la sua vera identità. Diventa l'aiutante di un orafo e in questa veste sventa l'attentato alla vita di una giovane nobile; ma questa impresa le costa lo svelamento della sua identità e, di nuovo, la partenza, questa volta per tornare a Genova, dove lo zio ebreo, che l'aveva protetta, è morto da poco. Poi ancora a Triora per ricongiungersi nuovamente alla nonna, sopravvissuta alle persecuzioni.
Dunque, una storia avventurosa, movimentata, caratterizzata da un'attenta ricostruzione storica, che rende particolarmente vivaci le descrizioni di ambienti, che racconta di ebrei e di gentili, di arti e di ignoranza, forse un po' troppo densa di avvenimenti e di intrecci.
E', comunque, una riproposta interessante, soprattutto in questo momento: mette in luce un argomento, quello della caccia alle streghe, raramente sottoposto all'attenzione di ragazze e ragazzi, cresciuti con le melense imprese di streghine stereotipate, di impronta disneyana. E' un periodo oscuro della storia occidentale, di pregiudizi, discriminazioni, repressioni violente, volte ad estirpare forme di conoscenza arcaica, soprattutto femminile.
Levatrici, guaritrici, figure nello stesso tempo potenti ma non sottomesse, sono oggetto di periodici attacchi, culminanti, spesso, con crudeli torture e con il rogo.
Certo non è questo che viene raccontato nel libro, in cui il contesto di oscurantismo religioso e di intolleranza è uno sfondo su cui si svolge la narrazione, sempre molto scorrevole e avvincente. Ma è un'occasione per parlare ai più giovani di una realtà, che almeno in apparenza sembriamo voler ignorare: la nostra 'civiltà', quella di cui ci vantiamo, è stata capace anche di questo e se non ci fosse stato il benemerito Secolo dei Lumi, i diritti delle donne sarebbero ancora di là da venire. E non è che oggi poi possiamo davvero parlare di uguali opportunità e men che meno di rispetto per tutte le diverse declinazioni delle singolarità. Ma questa è un'altra storia.
Consiglio caldamente questa lettura a ragazze e ragazzi, dai dodici anni in poi, che vogliano essere più consapevoli della nostra storia.

Eleonora

“Quando soffia il vento delle streghe”, V. Cercenà, Lapis 2016

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