giovedì 3 dicembre 2015

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

A ROMA, A ROMA...
Amor, Jorge Luján, Alejandra Acosta (trad. Teresa Porcella)
Carthusia 2015

POESIA

"Amor, amor, amor...
Sospirava Maro,
La mora principessa dei mori.
Sospirava per un tal Omar
che era arrivato con un ramo fiorito
per invitarla all'Altare degli Altari"


Un amore difficile, quello della sventurata Maro, perché Maor, suo padre, non acconsente a che lei si sposi a Roma con Omar. Il padre lo minaccia: lo inseguirà orma su orma. E mentre lei spasima, ricorda i nomi che il suo amato la dà quando si incontrano, Amro, Roam, Arom, Moar, Omra, Raom, dolce, inquietante, elegante, misteriosa ed esotica.
In Europa rumoreggia la gente davanti ai roghi dell'Inquisizione e i due amanti fuggono sotto la luna di Oram diretti a Roma, a Roma, a Roma...



Una poesia che è anche un gioco di parole, un esercizio di virtuosismo con quattro lettere che, messe in sequenze sempre diverse, si declinano per costruire una storia d'amore mediorientale tra due giovani che vogliono sposarsi a Roma.
Giocata su poche parole e pochi toni, rosa avorio e nero che, mescolandosi, aggiungono sfumature di rosso e di viola per colorare la notte, gli interni e il sogno. Alejandra Acosta nel grande formato inserisce le figure sinuose dei due amanti e degli uccellini, testimoni della loro passione. Le curve segnano le stoffe, le tende, i rami dell'albero, la vegetazione, la decorazione di henna sulla mano della sposa cui fa eco il ghirigoro dell'orecchino, i lembi di fiamma, le onde del mare. 


Al contrario, spigolosi sono i profili nelle tavole dedicate al conflitto con il padre. Frecce, cavalli, barbe e nasi e le labirintiche decorazioni dello scudo sono dure, come dura e inflessibile la posizione del padre di Maro.
Uno scontro tra culture e religioni. Nella tavola in cui i due uomini si affrontano a cavallo, al collo di Maor pende la luna e la stella, simbolo ottomano, mentre al collo di Omar pende la croce.
Un particolare che forse può passare inosservato, ma che è di grande attualità.


 Quasi una premonizione, nella tavola finale, nel cielo di nuovo la falce di luna e la stella a cinque punte che brilla e sullo sfondo la chiesa di San Pietro con la sua cupola inclinata con la croce che la sovrasta.
Due talenti si incontrano sulle pagine di questo libro raro. Da un lato Jorge Luján e la sua voce italiana migliore, Teresa Porcella, e dall'altro la sapientissima illustratrice cilena, Alejandra Acosta.


Carla

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