giovedì 7 maggio 2015

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


IL BAMBINO DI PORCELLANA
Casa albero, Ilya Green (trad. Gabriella Messi)


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)

"Il mio albero era qui molto prima di me.
Il vento soffiava, la pioggia cadeva.
Il mio bozzolo lì cresceva...."

Da quel bozzolo che pare una verza esce la testina di un bambino e poi tutto il corpo. Come avviene in qualsiasi nascita, il piccolino si è sentito troppo stretto e quindi è uscito dal suo bozzolo in cerca di un posto adatto. Andando in su e in giù, nella sua ricerca tra i rami di quel bell'albero rosso fuoco il bambino fa il suo primo incontro: un gatto. Anche lui in cerca di un posto adatto.


L'albero offre diverse tane che, però, sono già abitate: quella del gufo è troppo stretta, quella del passerotto è troppo rischiosa, quella del ghiro è troppo buia...
Sgambettando tra i rami però il bebè intravede due braccia accoglienti: gattino e piccolino hanno finalmente trovato rifugio.


Casa albero, Mon arbre il titolo originale con cui è stato pubblicato da Didier Jeunesse nel 2013, ti cattura lo sguardo grazie ai suoi colori e al disegno. Primo fra tutti il rosso fuoco, il rosso caldo dell'albero che attraversa le pagine del libro in lungo e largo, poi il verde nelle sue sfumature dal verde pallido, color germoglio, all'intenso verde petrolio. Poi il grigio della grafite che segna alcune pagine in ombra, forse quel giorno il sole non splendeva in cielo? 


Il disegno, così accurato che rasenta la leziosità, appare vezzoso nei piccoli insetti, nelle farfalle, nelle foglie nervate e nelle bacche mature che tornano come veri pattern sulla pagina. Accanto a questo aspetto del disegno più decorativo, tuttavia, se ne affianca un altro molto più originale, maturo e convincente che riguarda i protagonisti della storia: il bambino, il gatto, gli altri interlocutori animali e, sul finale, la grande mamma. Un segno a matita sicuro e continuo che racchiude in sé i volumi e li 'ritaglia' sul fondo bianco, facendoli così emergere ancora di più.
Accanto al disegno che cattura, c'è un testo che ti culla. Pieno di rime, pur non volendo essere poesia, pare concepito per una lettura ad alta voce, una lettura condivisa, magari tra le capienti braccia di un genitore, con un gatto accanto che fa le fusa. E così si introduce il terzo elemento di valore di questo nuovo titolo della collana per i piccoli del Leone verde. Al momento solo quattro titoli all'attivo che però già tutti appaiono legati da un denominatore comune che è l'attenzione e la cura parentale nei confronti del bambino ai suoi primi passi e alle sue prime esperienze di conoscenza e di ascolto.
Nel DNA della casa editrice, d'altronde, questi temi non sono una novità.
La traduzione del titolo originale con l'aggiunta della parola casa, mi pare non casuale. Una sorta di valore aggiunto che l'editore ha voluto conferire al senso della storia, volendo consolidare il concetto che ogni creatura fin dalla nascita ha diritto di avere una casa 'morbida e calda' che lo accolga.


 










È curioso notare come l'attuale cifra tenera, dolce e decorativa di Ilya Green per Casa albero sia lontanissima dall'altro libro che, ormai dieci anni fa presi alla Fiera di Bologna, Histoire de l'oeuf (Didier Jeunesse, 2004). Ancora più curioso è notare che anche in quel caso c'era sempre qualcuno in cerca di una mamma da abbracciare...Lì, tuttavia, la storia aveva un tono 'crudele' per lotta intorno al possesso di un uovo gigante da parte di una bambina e del suo astuto gatto. 

Libro a due colori, molto grafico e veloce come un fumetto. Tuttavia, se sfoglio il suo catalogo, mi pare di capire che negli ultimi anni la Green abbia operato una scelta di stile in una direzione più affine a certa illustrazione che arriva dall'estremo Oriente, come testimonia la carrellata di bambini, più o meno piccoli, eleganti e perfetti come bambole di porcellana, che abitano le copertine dei suoi libri.


Carla

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