lunedì 4 maggio 2015

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


TUTTO PUO' CAMBIARE


Una sorpresa, un libro che potrebbe passare inosservato e che invece ha più di un motivo d'interesse: di Andrej Zhvalevskij ed Evgenja Pasternak, Giunti pubblica, direttamente in edizione economica nella collana Tascabili ragazzi, Tutto può cambiare, romanzo con un piccola ma decisiva chiave fantastica.
Lo spunto di partenza è infatti uno scambio temporale fra due ragazzi: Vitja, un ragazzo che vive nella Russia sovietica nel 1980 e Rondinella, nickname di Olja, che vive nello stesso luogo nel 2018.
Vitja è un bravo ragazzo, che accetta di buon grado le regole dei Giovani Pionieri, gli indottrinamenti del partito che tutto controlla; ha molti libri e studia con impegno. Rondinella è una coetanea che vive quasi esclusivamente in chat, nella sua classe si scatena il panico per delle verifiche orali in cui non si possono usare Google o Wikipedia, comunica con i suoi coetanei per iscritto, ignorando spesso l'identità dei suoi più assidui corrispondenti.
Ed ecco lo scambio: Olja, con la sua famiglia, si ritrova nel 1980: vestita male, con la calzamaglia di lana che pizzica la pelle e il fazzolettone rosso dei Giovani Pionieri; ci mette giorni per comprendere di essere stata catapultata in un'altra epoca, di cui non sa quasi nulla. Deve imparare velocemente a studiare sui libri, a parlare con le persone guardandole in faccia, a giocare in cortile con le amiche.
Vitja, proiettato nel nostro prossimo futuro, deve invece confrontarsi con la tecnologia, di cui ignora il senso; riesce, viceversa, a risollevare le sorti scolastiche della sua classe, costringendoli a riutilizzare la voce e la presenza fisica; gli amici riescono ad imbastire discorsi e scoprono che non è male giocare stando tutti insieme.
Olja e Vitja hanno un amico in comune, Zenja, che appartiene al 1980 e di cui Olja s'innamora quando si trova trasportata in quel periodo. Zenja ha osato portare una colomba pasquale, fatta dalla nonna, odiato simbolo religioso; si rifiuta di rinnegare la nonna e rischia di essere espulso dai Giovani Pionieri, con conseguenze per la sua famiglia. Olja e Vitja vogliono entrambi salvarlo, era il più caro amico di Vitja; per farlo devono nuovamente invertire il flusso temporale.
Ovviamente non svelo il finale, anche perché non è l'aspetto più interessante di questo libro, che offre numerosi spunti di riflessione. Intanto ci racconta il socialismo reale al di là dei luoghi comuni e della retorica, sottolineando innanzitutto la struttura gerarchica e l'inevitabile conformismo, il controllo sui comportamenti privati delle persone.
Poi ci fornisce un ritratto lucidissimo degli adolescenti di oggi, teoricamente informatissimi e perennemente connessi, ma incapaci di interagire fra loro attraverso la fisicità del corpo; portatori di una lingua impoverita e gergale, dipendenti dalle informazioni preconfezionate, e spesso fasulle, che si trovano in rete.
Nella nostra storia serve un viaggio nel tempo perché si scopra da una parte il potere della lettura, della capacità di elaborare il pensiero, il piacere di stare insieme fisicamente; dall'altra la capacità di dire di no, di opporsi fermamente al conformismo di facciata.
Come si può bene vedere Tutto può cambiare ci restituisce un ritratto inquietante, e molto calzante, del nostro presente. Ma fornisce anche un quadro storico impietoso degli ultimi anni del regime sovietico. Bello, poi, il ritratto della nonna di Zenja, che con grande saggezza sa distinguere il bello e il brutto del passato e del presente.
La scrittura è scorrevole, l'impianto del racconto è coinvolgente e la storia è, finalmente, originale, fuori dai consueti canoni.
Per la cronaca, la lettura di questo libro mi è stata suggerita da una giovane lettrice dodicenne, il che dimostra che i giovani lettori e le giovani lettrici non sono ancora del tutto scomparsi. Il 2018 è ancora lontano.

Eleonora

“Tutto può cambiare”, A. Zhvalevsij e E. Pasternak, Giunti 2015


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