mercoledì 25 febbraio 2015

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


STORIE DI CIBO


Grazia Gotti e Silvana Sola firmano un'interessante antologia di testi, tradizionali o favolistici, legati alla fame, agli alimenti e al cibo.
I venti testi, che spaziano dalle fiabe italiane, alla Bibbia, alle tradizioni di svariati paesi, sono stati scelti dalle due libraie della storica Libreria dei Ragazzi Giannino Stoppani di Bologna e sono stati riscritti e adattati da Alessandra Valtieri, mentre le immagini sono di diversi illustratori.
Il tema è denso, i riferimenti molteplici, prima di tutti il pensiero enciclopedico di Rodari e poi Calvino, con il grande lavoro di riscrittura delle fiabe italiane.


Si attinge al repertorio tradizionale di molteplici paesi e ogni storia è legata essenzialmente a due elementi: la fame e il cibo, declinati entrambi nelle forme più disparate, con l'intervento di demoni, fate e altre creature del meraviglioso, mentre il giusto condimento non può che essere la lotta fra i buoni, che sono di solito ingenui e generosi, e i cattivi, avidi, infidi e furbi, ma mai abbastanza.
La sequenza delle storie, tutte godibilissime e con una spettro di potenziali lettori molto ampio, sembra la lista degli ingredienti di un gustoso menù: si parla di fichi succosi, di scoperta del sale, di miele, zucchero, chicchi di riso, meloni e cocomeri chiudendo con un brodo di chiodo che ci ricorda tanto la zuppa di sasso. E intorno a questi ingredienti si aggirano, più o meno affamati, bambini furbi e bambini abbandonati, principi e principesse, figli diseredati, capitani che non pagano il conto. E anche frittelle generose.


In queste storie, così diverse fra loro, c'è molto divertimento, ma anche innumerevoli spunti per parlare di cibo, di attrazioni compulsive e di rifiuti categorici, di stili alimentari e di ricchezze, esauribili, della Terra.
Evidente il richiamo all'evento mondiale dell'Expò, con tutti gli impliciti significati globali; questa raccolta può essere un prezioso elemento nelle mani di insegnanti e genitori per raccontare e descrivere il bello e il brutto del mondo del cibo, l'abbondanza, lo spreco e la mancanza, la povertà.
Se le due curatrici giustamente richiamano l'antropologo Claude Levi Strauss, a me viene da proporre una rilettura del testo Buono da mangiare, di Marvin Harris, che tanti miti ha sfatato nel terreno complicato degli stili di vita alimentari.
Ma prima di tutto queste sono belle storie da raccontare, capaci di ampliare gli orizzonti di bambini e bambine curiosi.
'Dondo harai', fine della storia.


Eleonora

Dalla Terra alla Tavola. Venti storie di cibo”, G. Gotti e S. Sola, Einaudi Ragazzi 2015.

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