mercoledì 19 novembre 2014

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


ANCORA METAMORFANDO


Che sia difficile venire al mondo, è cosa nota, ma non a tutti capita di dover lottare contro le congiure di una dea, Giunone, offesa dall'ennesimo tradimento di Giove; è quello che capita ad Ercole, figlio del dio e della sfortunata mortale Alcmena, le cui doglie sono rese interminabili dall'intreccio di braccia e di dita imposto dalla dea. A consentire la nascita dell'eroe, sarà, come spesso accade in queste storie, un'astuzia. Queste divinità, infatti, non solo sono preda di incessanti passioni, ma qualche volta si distraggono, ed ecco là, il nodo si scioglie e il pargoletto velocemente viene alla luce. Quello di Alcmena forse non è il mito più conosciuto, ma è stato più volte analizzato proprio per il simbolismo legato al parto.
Questo è uno dei dieci miti, scelti da Piumini per dare ai ragazzi e alle ragazze un'idea di quel meraviglioso incastro di storie rappresentato dalle Metamorfosi di Ovidio.


Avevo già segnalato due precedenti riduzioni.
Le Metamorfosi. Storie di mitologia, pubblicato da Mondadori, raccoglie, dunque, dieci racconti collegati fra loro da una sorta di cornice, un racconto ambientato nel nostro presente e che vede due ragazzini greci alle prese con la scoperta di un'antica grotta in cui sono rappresentati, sulle pareti, guarda caso dei miti.
Sia la cornice che i dieci capitoli dedicati ad altrettanti storie mitologiche sono accompagnati dalle tavole di Sanna, in bianco e nero quelle relative al racconto presente, a colori quelle che affiancano i miti, alternando dunque il grigio e il nero di un'avventura avvolta di mistero, ai colori delle storie del mito.
Intelligente la scelta di mettere insieme miti molto conosciuti, come Apollo e Dafne o Dite e Proserpina, ad altri meno noti; storie d'amore, anzi di amori diversi, innamoramenti travolgenti, corteggiamenti astuti e atti di violenza, si alternano. Ma diverse storie vedono il ruolo centrale della hybris, l'arroganza umana che spinge i diversi personaggi a sfidare gli dei, per esempio le Muse, consegnandosi ad un destino tragico. Numerose le trasformazioni, magiche, divine, salvifiche o punitrici, dove l'immaginazione sembra non avere limiti.
Le storie d'amore erano state il filo conduttore del libro di Mussapi: anche qui svolgono un ruolo centrale e sono spesso la narrazione delle infatuazioni che coinvolgono una divinità, con esiti spesso tragici per le incaute mortali che respingono l'ardore divino o che causano la gelosia e la vendetta di altre divinità. Piumini generosamente chiude il volume con una storia a lieto fine, quella di Vertumno e Pomona, a mostrare che talvolta la felicità è possibile, che anche il cuore più duro può aprirsi all'amore.


Questa riduzione di Piumini è sicuramente, per capacità di sintesi, per il linguaggio poetico e nello stesso tempo immediato, per la scelta delle storie, più vicina ai bambini di quanto non lo fosse quella di Mussapi; la lettura è indicata a partire dai dieci anni.
Ma se avete tempo, lo ripeto, riprendete in mano l'originale, non spaventatevi per la mole imponente e immergetevi in quei versi, solo apparentemente lontani.

Eleonora

Le Metamorfosi. Storie di mitologia”, R. Piumini, Mondadori 2014



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