lunedì 8 settembre 2014


C'È CHI HA CLASSE E CHI NON CE L'HA
 
Harry Frumento & Betty Paglierina, Julia Donaldson, Axel Scheffler
Emme Edizioni 2014


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)

"Harry Frumento e Betty Paglierina
vivono in un campo in riva al mare:
si amano i due spaventapasseri,
si amano e si vogliono sposare.
Sarà un matrimonio straordinario,
nessuno potrà mai dire il contrario!"

Le cose che occorreranno perché la cerimonia sia davvero straordinaria sono cinque: un abito bianco fatto di piume, una collana di conchiglie, i fiori rosa, due anelli e le campane che suonano a distesa. Facile a dirsi, ma nella realtà la cosa che sembrerebbe più semplice trovare in un campo, ovvero i fiori rosa, si rivela la più complicata. I fiori, senza l'acqua, rischiano di appassire e così il futuro sposo Harry, si allontana per un bel po' in cerca di acqua dolce per tenerli in fresco...


Accanto alla disperata Betty rimasta sola, il contadino mette un nuovo spaventapasseri: un dandy, fatto di paglia e savoir faire, che si sente irresistibile con quei suoi baffetti alla Clark Gable... 


Fumare un avana per far colpo sulla pupa non ha molto senso in mezzo a un campo di grano maturo, ma per fortuna Harry, arrivato finalmente, scongiura l'incendio e mette al sicuro il suo amore.
Si celebri, dunque, il grande matrimonio (e se qualcuno ha qualcosa da dire in contrario, lo faccia adesso o taccia per sempre)!


Eccoli di nuovo assieme, i due mostri sacri dell'albo illustrato. La consolidata coppia Donaldson/Scheffler è di nuovo sugli scaffali delle librerie.
Di rado (o forse mai?) i loro libri hanno lasciato indifferente il lettore. Nella peggiore delle ipotesi si è trattato di libri divertenti e intelligenti, nella migliore si sono rivelati dei veri capolavori. Penso ai dieci milioni di esemplari venduti del Gruffalo (tradotto in 40 lingue), penso ai milioni di bambini che hanno riso con la farfalla Rita che non ne azzeccava una, ma penso anche con personale tenerezza al gigante che, anche in mutande, non perde mai la sua classe.
C'è chi ha classe e chi non ce l'ha!
I loro libri fanno sempre centro. Hanno presa immediata sul lettore per varie ragioni. Provo a dirne un po'.
Perché sono portatori di buone idee, di costruzioni narrative semplici ed efficaci con colpi di scena ogni volta diversi.
Perché raccontano un mondo conosciuto e riconoscibile del quale però riescono a cogliere e raccontare il lato 'assurdo'.
Perché sono meccanismi perfetti, veri orologi narrativi, di sceneggiatura.
Perché il disegno è sempre così caratterizzato, e pieno di raffinata ironia e divertimento puro che risulta riconoscibile a distanza. Non è un caso che da quasi vent'anni gli occhi a palla dei personaggi, bianchissimi, abbiano avuto centinaia di imitatori e che le bestioline che, mute ma espressive testimoni dei fatti, popolano le tavole, siano state d'ispirazione per molti altri grandi illustratori. Perché, se letti ad alta voce, sono libri che entrano nell'orecchio e suonano come suona in testa una buona canzone.
Merito ai traduttori che, vuoi con le assonanze, vuoi con le rime, fanno di un testo una musica.
Nello specifico caso, Michele Piumini (figlio di tanto padre) ha dato gran prova di sé. Scorre come l'acqua il racconto perché, con una sensibilità da musicista oltre che di ottimo conoscitore della lingua, è stato capace di non forzare mai la narrazione in nome della rima ad ogni costo, ma ha saputo comunque rendergli merito in una sequenza di versi alternati, talvolta anche baciati. Insomma, un libro po' in rima e un po' no.
Grande gusto dà il leggerlo!



Carla

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