mercoledì 24 settembre 2014

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


L'ABECEDARIO DELLE EMOZIONI
 
Lupo & Lupetto. La fogliolina che non cadeva mai, Nadine Brun-Cosme, Olivier Tallec
Edizioni Clichy 2014


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)

"Proprio in cima all'albero c'era quella fogliolina. In primavera era di un verde così tenero, che Lupetto aveva una terribile voglia di mangiarsela. 'Lupo', diceva Lupetto, 'per favore, cerca di prenderla, ho tanta voglia di mangiarla'. 'Aspetta', diceva Lupo, 'prima o poi finirà per cadere'."


Quando fu estate e la foglia era di un bel verde intenso e luccicante, Lupetto rifece la domanda perché nella foglia avrebbe voluto specchiarcisi. E poi quando fu autunno, con la foglia di un bel marrone caldo, a Lupetto venne voglia di toccarla. Quando arrivò l'inverno e la foglia era ancora lì, sola sul ramo spoglio, Lupetto non chiese più niente, tanto - pensava - Lupo mi risponderà ancora una volta di aspettare. 

 
E invece le cose andarono diversamente. Con grande sforzo e con qualche rischio, Lupo un mattino si arrampicò sul grande albero e cercò di prendere la fogliolina tanto desiderata. Alla base dell'albero Lupetto, trepidante, lo seguì con gli occhi pieni di paura e rammarico per averlo mandato lassù.
La foglia, rottasi in mille briciole luminose, con i raggi del sole calante, è come una pioggia di stelle che sfiora il naso di Lupetto.
Una foglia che cade in pezzi e un cielo stellato non sono poi così diversi...
Come un cielo stellato d'inverno, nulla fu mai così bello agli occhi di quei due.


Un albo che è un abecedario di sentimenti ed emozioni.
Costruito su un episodio fatto di quasi nulla -un grande albero, una foglia che non cade, e due lupi, uno cucciolo e uno no- eppure è una grande storia.
Conosciamo già il tipo di relazione che lega quei due, perché tanto abbiamo amato la loro prima storia (Lupo&Lupetto, Edizioni Clichy 2013) e quindi partiamo già con il cuore addolcito nel leggere questo secondo episodio della loro vita in comune.
Ma allo struggimento e alla tenerezza, in apparenza, non c'è limite. 
 
Andiamo con ordine, come farebbe un abecedario: c'è la A di Affetto, quello che muove Lupo nella sua decisione di salire sull'albero; c'è la C di Coraggio, quello che fa arrivare Lupo anche sui rami sottili che si rompono sotto il suo peso, o di Curiosità, quella di Lupetto nei confronti della novità di una foglia caparbia; segue la I di Impazienza di un lupetto curioso, la P di Pazienza che è quella che un vecchio Lupo cerca di insegnare a un giovane lupo, ma anche di Pentimento, da parte di Lupetto che vede Lupo andare comunque lassù. 
C'è la T di Timidezza di Lupetto nel non chiedere più la tanto desiderata foglia e di Trepidazione nel vedere Lupo in pericolo in bilico sul ramo.


Se tutto questo, e non è poco, lo intrecciamo per farne una storia ciò che ne nasce è un bellissimo racconto, fatto di tanti silenzi, che ancora una volta ci intenerisce il cuore. Tal quale lo fece il primo libro. La cura affettuosa, gratuita, paziente di un grande Lupo che è un po' papà e un po' amico maggiore ha il suo corrispettivo nella fiducia incondizionata, nella riconoscenza profonda, nello stupore dell'apprendimento di un giovane lupo.
Il loro punto d'incontro sta nell'essere insieme, e nel guardare nella stessa direzione, felici e ammutoliti, di fronte alla grandiosità di un limpido cielo stellato d'inverno.


Carla

Se Nadine Brun-Cosme si conferma narratrice profonda dell'animo umano, Olivier Tallec è un grande poeta con i pennelli in mano.

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