venerdì 22 agosto 2014

FAMMI UNA DOMANDA!


FAMMI UNA DOMANDA: MA CHE SIA UNA SOLA!


Circa un mese fa vi ho proposto una riflessione sui temi del web e della nuova socialità, così come è vissuta dai nativi digitali. Oggi parliamo ancora di nuove tecnologie attraverso un testo, uscito recentemente nella fortunata collana Teste Toste, di Editoriale Scienza. L'ideatore, l'encomiabile e vulcanico Federico Taddia, propone una nuova serie di domande impossibili in Perché il touchscreen non soffre il solletico? Non si parla, come ho detto, di un'altra riflessione sui social network, ma di una carrellata di argomenti, variamente connessi, che spaziano dall'energia nucleare alla tecnologia dei led, dai materiali super leggeri alle microonde, quelle dei cellulari per intenderci, che ci cuociono il cervello a fuoco lento.
L'intervistato di turno, che si sottopone al fuoco di fila di domande, semplici ma non banali, è Valerio Rossi Albertini, fisico nucleare, teorico di Fisica Chimica dei materiali e molte altre cose ancora, e la chiacchierata che si dipana fra una domanda e l'altra è stimolante, non solo per i ragazzini. La struttura del libro è tale da consentire, senza danno, una lettura episodica, per argomenti, trasversale, utilizzando i rimandi a piè di pagina o l'indice per argomenti in fondo al volume; ciascun argomento è trattato sempre attraverso il percorso delle domande, quindi nessuna lungaggine o spiegazione troppo approfondita. Il linguaggio è preciso ma non tecnicistico e ogni parola 'nuova' viene adeguatamente introdotta.
In questo caso si parla di argomenti davvero difficili per noi comuni mortali e ho qualche dubbio sull'applicabilità della fascia d'età indicata per tutta la collana, nove anni. Non so dire a quale età possa crescere la curiosità di addentrarsi nei misteri di atomi e fotoni, laser e sistema periodico, e credo che molto influisca anche la relativa ignoranza, in merito, di noi adulti. Ma è pur sempre vero che familiarizzare con concetti così misteriosi è indispensabile per non crescere generazioni di fruitori passivi di tecnologie che non sono affatto neutre.
Se ragazze e ragazzi crescono immersi in una tecnologia di cui non capiscono il funzionamento, né i limiti né i pericoli, difficilmente sapranno poi metterla in discussione o usarla consapevolmente.
Quindi, va bene scorrazzare in lungo e in largo in questo volumetto, o negli altri della stessa collana, che ha ricevuto l'anno scorso il Premio Andersen per la divulgazione; si può spaziare dalla biologia all'astronomia, passando per numeri e vulcani. Se volete maggiori informazioni a riguardo le potete trovare qui!

Eleonora

Perché il touchscreen non soffre il solletico?”, F. Taddia e V. Rossi Albertini, Editoriale Scienza 2014


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