giovedì 20 febbraio 2014

UNO SGUARDO DAL PONTE (libri a confronto)


MOSTRI, DISEGNI E CONFLITTI

Vi propongo una passeggiata fra diverse mostruosità, simpatiche o meno, grazie a due illustrati pubblicati da Lapis e Nord-Sud, testi di qualche decennio fa.


Se per caso vi siete mai chiesti/e come inizia un conflitto, c'è una storia che ve lo spiega molto bene: Due mostri, di David McKee, l'autore del fortunato elefantino multicolore Elmer. La trama è presto detta: due mostri, uno di qua, l'altro di là di una montagna, si parlano attraverso un buco; un giorno, però, hanno una profonda divergenza d'opinione sulla definizione di crepuscolo: è forse la fine del giorno, o non è meglio dire che è l'inizio della notte? Dalla divergenza di opinione al conflitto il passo è breve e si trasforma ben presto in uno scambio di improperi e in una violenta sassaiola che finisce per demolire la montagna. 


A quel punto, magicamente, i due iracondi personaggi ritrovano l'accordo e siedono pacificamente l'uno accanto all'altro, contriti, sì, per aver raso al suolo la montagna, ma molto, molto divertiti. 


Ecco raccontato con grande semplicità il meccanismo diabolico che trasforma un'inezia in una spirale inarrestabile di piccole e grandi violenze.


La dinamica di questa storia mi ha ricordato il crescendo di minacce e di armi stravaganti raccontate da Dr. Seuss ne La battaglia del burro, scritto più o meno negli stessi anni in cui è stato scritto anche il libro di McKee; anche lì gli Zighi e gli Zaghi erano ferocemente divisi per definire la parte giusta di una fetta di pane su cui spalmare del burro, quella di sopra contro quella di sotto. Anche in quella storia ciascuno difendeva la propria verità a suon di insulti e di armi via via più raffinate e grottesche. Ma, mentre in Dr. Seuss è chiara l'intenzione di declamare l'inutilità e la futilità di qualsiasi guerra, e la ricerca ossessiva dell'arma definitiva, il nostro McKee, felicemente 'ripescato' dall'editore Lapis, ha creato due personaggi a loro modo simpatici, nella loro mostruosa ottusità e nell'altrettanto mostruoso compiacimento a disastro compiuto; sono personaggi che ammiccano al lettore bambino, complice nell'inconfessabile piacere delle zuffe. 


A giocare con i mostri hanno pensato anche Russell Hoban e Quentin Blake, con una storia decisamente più inquietante, scritta nel '79, dal sintetico titolo Mostri. Qui abbiamo un normalissimo bambino e due genitori preoccupati, perché il pargolo disegna e disegna, con solerte applicazione, da mattina a sera, e fin qui sembrerebbe niente di strano, solo che il ragazzino disegna solo mostri e per di più proprio mostruosi, litigiosi e feroci. 

Un giorno John comincia un disegno su un grande foglio di carta da pacchi: è una coda, spinosa. Nei giorni successivi continua a disegnare altre parti del corpo, i genitori sempre più preoccupati portano John dal dottor Plugger e nel suo studio prenderà vita, nel senso letterale, il capolavoro di John.
La storia è geniale, di pagina in pagina fa sorgere il dubbio che ci sia qualcosa che non va, eppure l'ossessione per i mostri non è così rara, né lo è l'ossessione per il disegno. Le ultime battute sono un capolavoro di sottintesi e doppi sensi, che preludono a un finale che strappa la risata, ma è all'impronta dell'humour nero e dell'assurdo, quando saltano tutte le regole del comune buon senso, in questo assecondate dalle perfette illustrazioni di Quentin Blake.


Se i Due mostri di McKee ispiravano simpatia nella loro grottesca rozzezza, rendendo il libro divertente anche per i più piccoli, con Hoban e Blake entriamo dritti dritti nel surreale, con un pizzico di horror, quel po' di sottile cattiveria che possono apprezzare bambini un po' più grandi, dai 7 anni in poi. Magari proprio quelli che detestano il loro pediatra e che lo vedrebbero bene fra le grinfie dei mostri di John.

Eleonora

“Due mostri”, D. McKee, Lapis 2014
“Mostri”, R. Hoban e Q. Blake, Nord-sud 2014
“La battaglia del burro”, Dr. Seuss, ultima edizione italiana Giunti 2002



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