lunedì 28 ottobre 2013

UNO SGUARDO DAL PONTE (libri a confronto)


PER GRANDI, PER PICCOLI, PER CHI?

Nel guardare alcune novità editoriali mi è sembrato di cogliere un filo conduttore, che mi crea, però, qualche perplessità. Nel giro di poche settimane sono arrivati in libreria almeno due titoli, più uno un po' più complicato, con la comune caratteristica di essere firmati da autori notoriamente dedicati alla narrativa per gli adulti, importati nel già vasto mondo della letteratura per ragazzi.


In un caso abbiamo Andrea Camilleri, il cui racconto è illustrato da Giulia Orecchia: in Magarìa, pubblicato nella collana Contemporanea della Mondadori, un nonno, passeggiando con la nipotina, le racconta una storia; ma la nipotina è distratta da un sogno che ha fatto, in cui il nano di un circo le ha svelato la magarìa per far scomparire e poi ricomparire le persone: ci vogliono sette parole mammalucchigne per scomparire e poi altrettante per ricomparire. Inutile dire che la picciridda dirà le sette parole e scomparirà, solo che non si ricorda quelle per ricomparire. A questo punto l'astuto autore proporrà non uno, ma ben tre finali, perché le storie per bambini devono finire in un certo modo. Come sempre per Camilleri, grande maestria nel giocare con il linguaggio, con la dosata mescolanza di italiano e di 'vigatese', e anche una buona dose d'ironia, che consente al bambino di prendere le distanze dal meccanismo del racconto. 

 
Se dunque la magarìa viene bene a Camilleri, incontriamo qualche difficoltà in più con Il mio amico Asdrubale, di Gianni Biondillo, per la collana di Guanda, le Gabbianelle, dedicata proprio alle storie scritte dagli scrittori 'da grandi' e dedicata ai lettori in erba. Storia per ragazzini dai 7/8 anni, racconta di un'amicizia fra un bambino e una bambina legata all'esistenza di un albero vicino alla loro scuola, albero che forse dovrà essere abbattuto se non ci sarà l'indignata reazione di tutti i bambini. La storia fila e le capacità narrative dell'autore sono fuori questione, ma già in questa storia viene da chiedersi perché un bravo scrittore , nel momento in cui si dedica ad una storia per ragazzi, deve costruire una trama in cui prevale troppo il finale edificante, la dimensione educativa, il messaggio che deve emergere forte e chiaro, anche a scapito dell'efficacia della narrazione stessa?


La perplessità diventa un grande boh?, guardando Culodritto e altre canzoni, di Francesco Guccini, ovvero i testi di alcune canzoni del cantautore emiliano, accompagnate dalle splendide illustrazioni di Alessandro Sanna, che appare davvero in uno stato di grazia.
La perplessità non è certo nel merito del testo, che è dichiaratamente quel che è; tanto meno sull'uso di immagini, laddove c'è, come si è detto, la qualità incontestabile del lavoro di Sanna; ma è nel mix che si è voluto creare con un libro che strizza l'occhio ai bambini, ma non è un libro per bambini. La prefazione dell'autore lascia pochi dubbi, ai bambini si pensa, ma non si possono spacciare i testi di canzoni, su cui non ho nulla da obbiettare, per favole moderne. Ne è emerso un ibrido dalla difficile collocazione, che rischia di dispiacere sia gli affezionati cultori gucciniani sia ai bambini cui fosse regalato.
Ma perché non fare un illustrato dichiaratamente per grandi? Forse perché si pensa di venderne meno copie? Ha avuto più coraggio e lungimiranza la Rizzoli, così come altri editori più specializzati, che pubblicano testi che vanno nella direzione del libro illustrato senza specifiche determinazioni sull'età del lettore.

Eleonora

“Magaria”, A. Camilleri, Mondadori 2013
“Il mio amico Asdrubale”, G. Biondillo, Guanda 2013
“Culodritto e altre canzoni”, F. Guccini, Mondadori 2013

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