venerdì 2 agosto 2013

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


Oh, com'è bella Panama!, Janosch
Kalandraka 2013

NARATIVA ILLUSTRATA PER PICCOLI (dai 5 anni)


"Devi sapere -le disse- che a Panama tutto è più bello perché Panama profuma di banane da cima a fondo. Panama è il paese dei nostri sogni, Tigre. Domani dobbiamo subito partire per Panama. Che ne dici, Tigre? Partiamo domani -disse la piccola Tigre."

Una piccola Tigre, molto brava nel trovare funghi nel bosco, con al seguito una piccola papera a righe di legno su rotelline, e un piccolo Orso, abile pescatore e cuoco di pesce, condividono una barchetta sul fiume, condividono un'accogliente casetta con il camino nel bosco, condividono una tranquilla esistenza fatta di piccole cose, condividono la consapevolezza di avere tutto ciò di cui hanno bisogno, condividono la sicurezza di essere forti perché sono insieme e insieme non hanno paura di niente.
E condividono soprattutto una grande amicizia, così grande grande che anche i loro sogni sono in comune.
Trovare una cassetta di legno che galleggia sul fiume, che emana un buon profumo di banane e porta scritto su un fianco PANAMA significa per i due amici l'inizio di un bel viaggio verso la terra dei loro sogni.

Il viaggio sarà lungo, pieno di incontri: un topo, una volpe, una mucca, una cornacchia, sarà pieno di scambi e di riflessioni: se il fiume non c'è a cosa ti serve una canna da pesca? e, soprattutto sarà pieno di indicazioni sempre sbagliate. Sbagliare la strada a quell'angolo e poi a quel bivio e poi ancora e ancora sarà per la piccola Tigre e per il piccolo Orso l'unico modo per poter arrivare al paese dei loro sogni...che non sia esattamente Panama poco importa.

Nel viaggio l'importante è andare. E tutte le cose belle che possono accadere in un viaggio accadono a quei due piccoli viandanti: conoscono gente diversa, si mettono alla prova davanti alle piccole incognite e le superano brillantemente, conoscono nuove usanze e le fanno proprie, verificano ogni giorno quanto sia bello avere un amico e che se si è in compagnia di un amico caro nulla di brutto può succedere...

Un racconto circolare che con grande semplicità racconta tre grandi 'cose' della vita. La prima è l'amicizia, la seconda è la scoperta del mondo, la terza è il sogno.
Questi sono i tre grandi argomenti intorno cui ruota il racconto di Janosch.
Ma, a mio avviso, un quarto argomento mi pare degno di nota, n tanto da parte dei bambini ma piuttosto degli adulti che avranno questo bel libro per le mani.
Mi riferisco alla voce del narratore. Difatti una voce 'fuori campo' accompagna l'avventura dei due piccoli durante il loro percorso, e commenta con tenerezza ed affetto, come potrebbe fare un adulto che osserva un bambino alle prese con le prime esperienze di vita. E noi lettori adulti non possiamo che sorridere con simpatia, insieme alla voce fuori campo, della grande ingenuità con cui i piccoli 'leggono' le cose del mondo, di come siano capaci di modellarsi l'immaginario a loro uso e consumo.


L'atmosfera così bambina, 'bambino' è anche il finale, mi ricordano molto la temperie dei racconti di Winnie Puh, dove quel Teddy Bear così umano ci fa sorridere e commuovere nel suo essere la perfetta personificazione dell'infanzia.
Se tenero è il racconto altrettanto morbide sono le illustrazioni, rassicuranti ma mai scontate, piene di piccole soluzioni spiritose: il cappello in cima alla canna da pesca, la paperella tigrata, e soprattutto l'oca esanime sulle ginocchia della volpe, nel giorno del suo compleanno...
Tutti noi abbiamo nel cuore libri del genere. Sono, o potrebbero essere stati, i libri della nostra infanzia e Kalandraka è partita, per questa meritoria operazione di 'riscoperta', da due fondamentali autori tedeschi, Lobel e Janosch.
Tutto questo non potrà che farci del bene.

Carla 

Noterella al margine.
Questo libr del 1979, pluripremiato, è stato pubblicato per la prima volta in Italia da Piemme, nella collana del Battello a Vapore nel 1997.
Qui una riflessione sui classici per la prima infanzia, categoria a cui questo libro e il precedente appartengono.

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