venerdì 26 luglio 2013

CORTESIE PER GLI OSPITI (libri preferiti da altri)


PADRE E FIGLIA


A new year’s reunion, Yu Li-Qiong,Zhu Cheng-Liang
Walker Books Ltd 2011
 

Nella sconfinata Repubblica Popolare Cinese si contano a milioni i lavoratori che lasciano il proprio villaggio o città per lavorare altrove gran parte dell’anno. Il papà della piccola Maomao costruisce grandi case lontano dalla propria, talmente lontano da poter fare ritorno solo una volta ogni dodici mesi, in tempo per festeggiare il coloratissimo capodanno. 


Tutto avviene in fretta, perché potrà sostare solo qualche giorno, tutto avviene come di consueto, secondo un cerimoniale intimo e lieto. Eppure, per Maomao ogni volta c’è da reimparare l’alfabeto dell’affetto filiale, che si dipana attraverso la condivisione di gesti e parole semplici, ma non per questo meno intensi e sorprendenti. Tanto per cominciare, quando arriva, il padre è quasi irriconoscibile sotto la coltre di una fitta barba, dunque bisognerà fidarsi delle sue grandi braccia per potervisi abbandonare. E il fatto che dispensi immediatamente doni molto graditi non lo esonera da un’ opportuna sosta dal barbiere, primo tassello del puzzle da ricomporre, come in un gioco di continua riscoperta.  

Maomao, dapprima vagamente perplessa, lo segue con curiosità e gli si fa via via più complice nel disbrigo di alcune piccole e grandi faccende. Dalle visite di rito in occasione del capodanno, alla manutenzione della casa – che bisogna restaurare, perché possa attraversare l’anno nuovo in sicurezza – alla preparazione dei dolcetti di riso in cui verrà nascosta una monetina bene augurante. Chi all’indomani la troverà avrà un anno molto fortunato. Tocca a Maomao mordere il metallo nascosto dal soffice impasto, urrà! Cosicché per tutto il giorno la piccola porterà fiera con sé il prezioso amuleto, a costo poi di perderlo correndo con gli amici nella neve… Un vero guaio, stranamente affine – nella inconsolabile disperazione che ne consegue – alla mortificazione della lontananza da un padre tanto affettuoso quanto amato, che Maomao ritrova e perde, perde e ritrova con rinnovato dolore e profonda felicità ogni volta. Ma la sera, spogliandosi per andare a letto, la moneta tintinna cadendo a terra dall’interno del giaccone.



Nulla è perso dunque, si può tornare a vivere confidando nella buona sorte. Anche se all’indomani il padre dovrà di nuovo preparare il bagaglio e lasciare Maomao (e la sua graziosissima mamma, che le volge le spalle per non farsi vedere mentre piange), c’è di che sperare. Un intero nuovo anno di prove da superare e di incanti da celebrare. L’amore e la vita non sono forse medaglie a due facce? L’importante è avere coraggio e coltivare il talento dell’attesa e della scoperta.



Tra padre e figlia, di mano in mano, corre la monetina. Lunga la strada, sempre dolce e il ritorno…

Miglior libro illustrato del 2011 nella classifica del New York Times (tra gli altri riconoscimenti ottenuti) il libro, pubblicato in Cina nel 2008, è un impasto di colore vibrante e caldo per mano dell’artista Zhu Cheng-Liang. Lo apro spesso per riempirmi gli occhi con le sue pennellate sature e morbide, pervase da una tenerezza appena malinconica e molto viva e penso (a torto?) che dopo decenni in cui il popolo cinese ha vestito panni di un’uniforme carta da zucchero e si è privato di molta bellezza… qui si riaccende il colore delle antiche lacche, delle lane e delle lanterne, delle soffici e multicolori trapunte, dei festoni e dei dragoni di carta. Proprio come un allegro, scoppiettante fuoco domestico, che non brucia ma riscalda con costanza e in profondità.



Daniela (Tordi)






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