CASTELLI DI FIAMMIFERI
Nella
galleria di ragazzini speciali entrano, con tutti gli onori, Jan e
sua sorella Lisa protagonisti del libro Castelli di fiammiferi
di Bettina Obrecht. Jan è un bambino ancora dentro l'infanzia, il
suo mondo è animato dalla presenza di soggetti viventi o meno, il
suo pappagallo in carne ed ossa come il suo orsacchiotto di peluche,
che interloquiscono con lui, lo capiscono e condividono i suoi
pensieri più importanti. Lisa, invece, è autistica, il suo mondo è
almeno apparentemente chiuso alla relazione con chi e cosa la
circonda. Sullo sfondo i due genitori, uno, il padre, soprattutto
assente, l'altra, la madre, sopraffatta dal peso della situazione
familiare.
Poi ci
sono i nonni, anche loro piuttosto irrigiditi nella routine di una
vita da pensionati.
Nessuno,
a parte Jan, crede che, pur con tutto l'amore del mondo, sia
possibile comprendere Lisa e trovare il modo per rendere più
semplice la convivenza. Proprio il passatempo preferito del nonno,
costruire modellini di edifici utilizzando fiammiferi e colla, sarà
invece il punto di partenza per stabilire un contatto diverso con
Lisa. A provarci è Jan, convinto com'è di capirla, al di là della
distanza che lei stessa interpone e delle urla con cui allontana i
tentativi di contatto, più o meno maldestri, ci chi le sta vicino.
Jan quindi le proporrà, sotto lo sguardo vigile della sua corte
animata e inanimata, questo nuovo gioco, che a Lisa piacerà
moltissimo, e dopo molte insistenze, riuscirà ad ottenere l'arrivo
di un cane, che secondo lui , è il più grande desiderio della
sorella.
Jan sa
combattere, si oppone con tutte le forze, da bambino, spalleggiato
dal suo esercito di pupazzi e animali, contro l'idea che Lisa sia
portata in un istituto, così come cerca di resistere all'idea che
mamma se ne andrà, perché non ce la fa più.
Bella
storia, raccontata dalla parte dei bambini, immedesimandosi nello
loro irragionevolezza, che pure coglie aspetti della realtà che ai
grandi sfuggono. Jan è un ragazzino sensibile e coraggioso, a metà
strada fra la voglia di crescere e il mondo fantastico dell'infanzia;
il mondo adulto viene ancora una volta rappresentato come inadeguato
a raccogliere le difficili sfide, legate in questo caso alla
convivenza con un bambino autistico, del proprio ruolo. Bello,
intenso il rapporto fra fratello e sorella, dove al di là di
qualsiasi distanza, può il legame, l'affetto, l'intuito e l'empatia,
che sopperiscono alla mancanza di strumenti cognitivi.
Ancora
una bella scelta da parte dell'editore Uovonero, che nella coerenza
del progetto editoriale, raccontare il mondo dei diversamente abili,
propone scelte di grande qualità.
Il
testo di Bettina Obrecht, nella sua linearità può essere letto a
partire dai dieci anni.
Eleonora
“Castelli
di fiammiferi”, B. Obrecht, Uovonero 2013
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