martedì 19 marzo 2013

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)

FRA ORSI E ROBOT

L’editore Salani propone sempre con grande efficacia testi per la fascia d’età fra i dieci e i quattordici anni, fascia d’età contesa ad altri grandi editori, Feltrinelli, Rizzoli, Mondadori.
In prossimità della Fiera di Bologna sono usciti e stanno uscendo diversi titoli di rilievo: qui ve ne segnaliamo due, con registri molto diversi tra loro. 

Il primo, Il passaggio dell’orso di Giuseppe Festa, è un romanzo d’avventura pura: ambientato nel Parco Nazionale d’Abruzzo, racconta della movimentata estate di due giovanissimi volontari che affiancano i guardaparco nella difesa del Parco e della sua biodiversità; in particolare sono impegnati nella difficile lotta ai bracconieri a caccia di orsi, nell’eterna lotta fra interessi economici e difesa dei valori ambientali, naturalistici, paesaggistici. Appostamenti, trappole, radio collari per difendere la popolazione di orsi marsicani, amati/odiati protagonisti del parco abruzzese. Una storia, dunque, con evidente scopo didascalico, ma che scorre via piacevolmente, portandoci dritti nella vita montanara di chi vive quotidianamente a contatto con la fauna selvatica. Qualche ingenuità di troppo, ma niente che distolga dal ritmo incalzante e dall’indiscutibile amore per la natura. Potrebbe magari far nascere, a qualche giovane naturalista, l’idea di fare questa bella esperienza a un passo da casa.


Il secondo, La meravigliosa macchina di Pietro Corvo di Guido Quarzo, si muove su registri molto diversi e qui di retro pensieri ce ne sono tanti: la storia è ambientata nel ‘700 ed ha come protagonista il giovane aiutante di un maestro orologiaio, ossessionato dall’idea di realizzare un automa che riproduca le fattezze di una nobildonna di cui si è perdutamente innamorato.
Qui forse s’incontra una certa difficoltà nella lettura del testo, perché tanti sono i riferimenti alla cultura soprattutto francese, del ‘700: il concepire il corpo come una macchina costituita da un insieme di raffinati congegni, l’anima come soffio vitale, l’ardito sperimentalismo e la libertà di pensiero che porterà all’Encyplopedie. Periodo affascinante, diviso fra modernità e oscurantismo, in cui era effettivamente frequente la costruzione di congegni meccanici meravigliosi che riproducevano il movimento naturale. Il libro di Quarzo, scritto con la maggior semplicità possibile, nasce per raccontare l’effettivo ritrovamento di un automa con sembianze umane, nelle vicinanze di Torino. Sono tante le suggestioni e gli interrogativi che può far nascere questa storia, ma ho l’impressione che i ragazzini facciano una grande fatica a calarsi in contesti storici lontani, di cui spesso hanno nozioni superficiali e sommarie.
Peccato, di automi e robot, dei paradossi che queste ‘macchine’ generano, si potrebbe parlare a lungo.

Eleonora

“Il passaggio dell’orso”. G. Festa, Salani 2013
“La meravigliosa macchina di Pietro Corvo”, G. Quarzo, Salani 2013


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