venerdì 25 maggio 2012

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


IL GOOMBLA, ROBA DA GEMELLI 
 
GLI INDIVISIBILI, Jerry Spinelli
Mondadori, 2012

NARRATIVA PER GRANDI (dagli 11 anni)


"Sul treno del ritorno, siamo arrivati con grande sorpresa di tutti. Nella galleria Moffat. La Galleria Moffat è lunga più di dieci chilometri e passa sotto le montagne del Colorado. Personalmente, io sarei stato contento di aspettare che mamma tornasse a casa prima di nascere. Ma Lily, ovviamente, essendo Lily, aveva fretta. Giuro che se mi concentro abbastanza, posso ricordarla dentro nostra madre che mi spinge da dietro."

Jake, il primo a venire fuori con 11 minuti di scarto dalla sorella Lily, così racconta nel diario che a due mani sta scrivendo con lei. Sono gemelli, non solo diversi nelle sembianze ma anche nei gusti, nelle abitudini e nel carattere. A Lily piacciono i trenini, a lui i sassi levigati a lei piace ruttare a lui no. Nonostante questo, sono legati da una sintonia che sembra addirittura paranormale.
Il Goombla, così decidono di chiamarlo, è un flusso che li unisce a grandi distanze e che li fa spesso sentire un'unica cosa. L'esempio più eclatante di Goombla lo sperimentano il giorno del loro compleanno, quando l'uno all'insaputa dell'altra, sonnambuli, si ritrovano alla stazione ferroviaria lungo la stessa banchina. Ed entrambi sentono un forte odore di cetriolini. Per i due è impossibile giocare a nascondino: ognuno sa sempre dove si nasconde l'altro, inutili anche i regali a sorpresa.
Eppure un giorno questa intesa così profonda, viscerale, pare perduta per sempre: Jake si fa nuovi amici e Lily, nonostante i consigli del nonno che la sprona a costruirsi da sé una nuova esistenza, patisce.
Seguendo il motto di famiglia: 'se lo vuoi, costruiscitelo' Lily intraprende un faticoso percorso di 'ricostruzione' per riempire tutti quei vuoti lasciati da Jake che ora ha nuovi amici e nuovi interessi. Al contrario, Jake è tutto intento demolire ciò che incontra sul suo cammino, assecondando il bullo del quartiere e vessando il Bizzambo di turno, laddove il bizzambo è il prototipo della vittima, ovvero un impasto di ingenuità e goffaggine, lontano da ogni ipocrisia e malizia.
Apparentemente ora le vite dei due fratelli corrono come binari, senza punti di contatto tra loro, ma si sa che due rette parallele all'infinito si incontrano...

Con un intreccio ben ideato (solo in alcuni tratti un po' ridondante), questo romanzo, costruito con gli ingredienti cari a Spinelli - il duro mestiere di crescere, le grandi amicizie, vittime e bulli, le famiglie, giovani e vecchi - è un libro che ai ragazzi piacerà. 
Sono infatti belle le storie di grandi amicizie che corrono parallele alla storia di 'crescita' di Jake e Lily, sono belle le figure degli adulti e dalla maggioranza dei ragazzini, sono condivisibili le scelte fatte dai due protagonisti, sono toccanti le letture introspettive fatte dai due rispetto alla loro fratellanza e rispetto agli altri. E l'aspetto che i ragazzi apprezzeranno più di tutte è che ogni cosa, alla fine della storia, si ricompone per creare un'armonia 'cosmica'. Tutto è bene quel che finisce bene.
Un lettore un po' più smaliziato potrà apprezzare questo libro, ma vi riconoscerà una certa ripresa di temi già affrontati, evidentemente veri e propri Leitmotiv per l'autore. Dietro al Bizzambo Ernie si ritrovano molti altri mizzambi passati, primo fra tutti il meraviglioso e indimenticabile Penn Webb di Crash (Mondadori, 1996) vegetariano, non violento, anticonsumista. Dietro al nonno di Lily e Jake si scorgono tutti i meravigliosi nonni o vecchietti di molti libri precedenti, tra i quali ricordo Emilie, bloccata su una sedia a rotelle e lasciata in un ospizio ma con una mente più libera e veloce di una lepre (Guerre in Famiglia, Mondadori 1994).
Ma tant'è. Spinelli è ancora Spinelli, ed è sempre un piacere leggerlo!

Carla

Noterella al margine, copertina da dimenticare...

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