sabato 19 maggio 2012

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


GIACOMINO E LE GHIANDE, Tim Bowley, Inés Vilpi
Kalandraka, 2012

ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)

"Giacomino piantò una ghianda, ma...prima che potesse crescere, uno scoiattolo la dissotterrò e la nascose. Giacomino piantò una ghianda. Germinò, germogliò, ma...un cavallo la calpestò e la schiacciò. Giacomino piantò una ghianda. Germinò, germogliò, crebbe, ma..."

Ma ogni volta arriva qualcuno e la ghianda del povero Giacomino ha un altro destino e non riesce mai a diventare albero.
Giacomino diventa grande piantando le sue ghiande, da bambino che era quando ha piantato la prima, la seconda la pianta da ragazzino, la terza è un bel giovanotto, finché quella che pianta da vecchio finalmente riesce a diventare una grande quercia che ospita tra i suoi frondosi rami molti uccelli e fa una grande ombra sotto cui Giacomino e i suoi amici trovano il fresco nei giorni d'estate. 


Da grande quercia qual è nessuna capra può mangiarsela e nessun bambino può spezzare i suoi fragili rami, perché i suoi rami ora sono possenti e pieni di foglie e di nuove ghiande che, ricominciando il ciclo, daranno vita a nuove querce, con nuove foglie, nuovi rami e saranno mangiare per scoiattoli e capre, finiranno sotto gli zoccoli di un cavallo e rotti sotto il peso di bambini o tagliati per bruciare in un caminetto.


Giacomino e le sue ghiande ci ricordano che nella vita perseverare, insistere nei propri intenti porta ad un qualche risultato. Così come Giacomino tenta e ritenta nella sua attività di piantatore di ghiande, altrettanto fa la ghianda, cercando di schivare zoccoli di cavalli, bocche di capre fameliche e zampe di scoiattoli voraci con lo scopo di portare a termine la sua missione di seme, ovvero diventare albero!


Carla

Noterella al margine. I disegni di Inés Vilpi sono coloratissimi. Alcuni particolari sono veri e propri esercizi decorativi. Ai bambini piaceranno i villaggi movimentati che sono lo sfondo di molte tavole. Ma ai bambini piacerà moltissimo anche il testo che gioca con loro attraverso le parole che si ripetono, quasi a volerli 'chiamare dentro', in un'eco che si ripete tra scritto e parlato.
Sarà un caso o il nome Giacomino destina chi lo possiede ad avere la verve del giardiniere e del piatatore di semi, di ghiande o di fagioli...magici?

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