giovedì 15 marzo 2012

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


MARGHERITA SI ATTACCA DOVE VUOLE

IO NON SONO COME GLI ALTRI, Janik Coat
La Margherita Edizioni, 2012

ILLUSTRATO PER PICCOLI (dai 4 anni)

i rinoceronti sono aggressivi Gianluigi è pacifico
gli elefanti sono goffi Dario si muove con grazia ed eleganza
i piranha sono carnivori Orazio è vegetariano
le patelle si attaccano alle rocce Margherita si attacca dove vuole

 
Un libro quadrato, dalla copertina cartonata, pagine di carta pesante, colori tenui, pieni e opachi, testo corrente in basso, i disegni inconfondibili di Janik Coat. Di questo si compone l'essenziale libro con cui discutere con i bambini di diversità, autodeterminazione ed identità.
Ogni pagina di sinistra è dedicata ad un animale e alla sua caratteristica peculiare che lo distingue.
Le pecore vivono in gruppo, i porcospini pungono, i bradipi sono pigri, i pipistrelli dormono a testa in giù. Tanto gli animali che sono in repertorio che le loro peculiarità sono patrimonio di tutti. Meno scontato è invece il soggetto della pagina di destra, dove all'animale inteso in senso generico se ne sostituisce uno in senso specifico. Alla pecora, o si potrebbe dire alla pecoritudine, si contrappone quella unica pecora, identificata addirittura per nome: Penelope. Così si chiama Filippo quell'unico pipistrello che ha deciso di dormire in punta di piedi o risponde al nome di Ruggero, il bradipo che si è arrampicato sulla Tour Eiffel.
Semplice, lineare ed efficace. Come semplici, lineari ed efficaci sono i disegni di Janik Coat. Una quasi invisibile linea di contorno, tagliente per quanto sottile appare, segna i profili di questi animali stilizzati e astratti, sebbene riconoscibilissimi perché colti sempre nella loro essenza.

Un libro da sfogliare che lascia molto spazio alla lettura condivisa e ragionata. Con un bambino lo si può utilizzare per fargli riconoscere l'animale, per fargli identificare la peculiarità e successivamente per 'spiazzarlo' informandolo che al mondo c'è una pecora, la famosa Penelope, che non vive in gregge, lei ha scelto un'altra strada per essere felice.


Le pagine di sinistra sono tutte di conferma, rassicuranti, raffigurano la norma, quelle di destra sono tutte inaspettate, stupefacenti, raffigurano l'eccezione. In questo percorso di alternanza il libro si dipana e il bambino impara, come una filastrocca di nomi comuni e nomi propri che si susseguono, che il mondo è popolato di singoli individui che hanno la libertà di poter scegliere per sé un destino diverso da quello assegnatogli. Impara altresì che ogni individuo fa caso a sé e che a lui spetta la scelta se omologarsi o se intraprendere un percorso nuovo. Se fin da piccoli i bambini vengono educati alla diversità forse da adulti apprezzeranno la libertà di poter essere se stessi, nella propria unicità. E così facendo, saranno in grado di garantirlo anche agli altri, si spera.

Carla


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