martedì 7 febbraio 2012

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


HAPPY BIRTHDAY, SIOR DICKIN!* 
 
CAPITAN OMICIDIO, Charles Dickens, Fabian Negrin
Orecchio Acerbo 2006; N.E. 2012

ILLUSTRATI PER GRANDI (dai 12 anni)

"Il primo diabolico personaggio a insinuarsi nella mia pacifica giovinezza fu un certo Capitan Omicidio. Quella canaglia doveva essere un diretto discendente della famiglia di Barbablù. Ma all'epoca non nutrivo alcun sospetto riguardo a tale parentela. E neanche sembrava che il suo nome inquietante lo avesse reso oggetto di pregiudizi, giacché possedeva immense ricchezze e frequentava le migliori famiglie."

E invece...
Capitan Omicidio, come Barbablu, si sposava, non per amore, ma per trasformare le sue mogli in vittime sacrificali e farle diventare pietanze per i suoi succulenti banchetti. La macchia di sangue non compariva sulla chiave dell'incauta di turno, punita per la troppa curiosità, bensì sul dorso dei cavalli candidi con cui Capitan Omicidio andava a corteggiare le future sue spose. Nella sua residenza non c'era alcuna camera segreta, ma un'accogliente cucina per la preparazione rituale, ad un mese esatto dal matrimonio, di un pasticcio salato con ripieno...di carne.
Finché un giorno due bellissime sorelle, gemelle: una bionda e una bruna, divennero il nuovo oggetto del suo desiderio. 


La bionda, che di Capitan Omicidio si era innamorata perdutamente, fu la prima ad essere impalmata. La terribile sorte non le fu risparmiata, ma la sorella, che di Capitan Omicidio non si fidava, spiandone le mosse capì l'agghiacciante verità e decise di vendicarsi...offrendosi in sposa lei stessa. Attento, Capitan Omicidio, quella risata sinistra che hai udito nel farti affilare i denti, ti sarà fatale. Uccidi pure la tua nuova consorte, ma sappi che la vendetta è un pasticcio di carne salato...

Questo geniale e raggelante racconto di Dickens è un vero piccolo gioiello letterario. Pubblicato già qualche anno fa da Orecchio Acerbo nella collana Lampi, una serie di proposte di altissima letteratura accompagnata dalle tavole di grandi maestri dell'illustrazione, viene oggi riproposto in una versione Light, con copertina morbida e rinnovata, corredata da un poster d'autore.
E' importante che esistano libri di questo genere: libri che abbiano la capacità di mettere in contatto la letteratura di grande qualità, gli autori classici, con un pubblico di giovani lettori. Penso a ragazzi delle scuole medie o superiori che di Dickens o di Salgari, di Silvina Ocampo e di Saki hanno solo sentito parlare (e sarebbe già un ottimo segnale). Libri di questo tipo possono segnare a tutti gli affetti il loro ingresso nel mondo della letteratura da grandi. Per come sono concepiti, lo fanno senza intimidirli: attraverso testi brevi, ma di grande impatto, con un apparato illustrativo di tutto rispetto.
Questo lo dico anche per sottolineare ancora una volta quanto la parola scritta possa trarre solo arricchimento ulteriore, qualora sia illustrata. Spesso mi è capitato di far notare ai ragazzi più grandi cui proponevo libri illustrati di questo tipo, il fatto che il libro illustrato non deve essere necessariamente un oggetto pensato per piccoli.
Dirò una banalità, ma l'illustrazione d'altronde, o più in generale l'arte che racconta per immagini, non è forse un imprescindibile modo che ha l'uomo per narrare se stesso e il mondo? Per questo motivo, presumo, in tempi piuttosto recenti, alcuni editori più illuminati -in prima fila Orecchio Acerbo- hanno deciso di non sottrarre ai loro lettori più grandi il piacere di 'guardare le figure'.
Questo breve testo di Dickens è illustrato dagli acquerelli di Fabian Negrin, maestro anch'egli, nell'arte del raggelare. Fanciulle esili e bellissime come farfalle, rivoli rossi che attraversano il bianco della pagina e un Capitano che si circonda di orchidee piene di malia.


Oggi è un importante anniversario: due secoli dalla nascita di Charles Dickens. E' uno di quegli autori che, mi verrebbe da dire, se non avete letto non potete dirvi completi. Non si può essere del tutto felici senza aver letto almeno un suo libro...

Carla

*così lo chiamava la sua padrona di casa, la signora Crupp, quando Dickens era un giovane squattrinato per le strade di Londra (M.-A. Murail, Picnic al cimitero e altre stranezze, Giunti Junior 2012)

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